Differenze tra le versioni di "Fatturazione Elettronica verso la Pubblica Amministrazione"

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Gestione Fatture PA

La legge 244 del 24/12/2007 entrata in vigore il 6 Giungo 2014 ha introdotto l'obbligo di trasmettere agli enti della Pubblica Amministrazione le fatture in formato elettronico.
Tale obbligo è previsto, in un primo momento, solo per fatture trasmesse ad amministrazioni pubbliche di rilevanza nazionale (come INPS, Ministeri, Agenzie fiscali ecc). In un secondo momento, dal 31 Marzo 2015, l'obbligo sarà esteso ai restanti enti pubblici nazionali e a Regioni, Provincie e Comuni.
Per adempiere a tale obbligo, SIGLA® consente, in fase di fatturazione, di produrre in contemporanea con il normale documento cartaceo, in formato grafico o testo, il file XML da trasmettere al Sistema di Interscambio (SdI).
Il file XML prodotto rispetta le specifiche rilasciate, in modo che l'SdI possa validarlo e trasmetterlo all'amministrazione pubblica, destinataria della fattura. Ciò viene fatto senza che l’utente debba compiere alcuna operazione aggiuntiva, oltre a quelle usuali che portano alla generazione del documento contabile.


Dp-editn72x72.png Il Sistema di Interscambio (SdI) supporterà la versione 1.1 del formato della FatturaPA a partire dal 2 febbraio 2015. A partire da tale data il Sistema di Interscambio (SdI) gestirà solo fatture rappresentate secondo la versione 1.1 del tracciato.

SIGLA® opera un controllo:

  • se la data di sistema del PC, dove è eseguito il gestionale, è maggiore od uguale a 31.01.2015 il file XML FatturaPA ha il nuovo formato 1.1;
  • se la data di sistema del PC, dove è eseguito il gestionale, è minore di 31.01.2015 il file XML FatturaPA ha il vecchio formato 1.0.

Le fatturazioni alla PA in data successiva devono essere effettuate necessariamente con la nuova versione.

Le operazioni da compiere per produrre una file con formato FatturaPA sono:

  • attivare la gestione FatturaPA
  • generare la FatturaPA
  • firmare la FatturaPA
  • inviare la FatturaPA
  • ricevere ordini NSO
  • verificare la notifica di accettazione o di scarto della FatturaPA.

Attivare la gestione Fattura PA

Sono necessarie alcune impostazioni iniziali per consentire all’applicativo di poter disporre di tutte le informazioni richieste, ai sensi della legge, per la creazione del documento di tipo fattura da inviare all’amministrazione pubblica. Nel programma di Configurazione, alla voce di menù Applicazione, occorre accedere alla finestra operativa Gestione FatturePA.

Dp-Pointing256.png Per i dettagli vedi la voce Attivazione Gestione Fattura PA e impostazioni di base.
Dp-pdf-pointing256.png Per approfondire, vedi: Dati obbligatori previsti dalla normativa DPR 633/1972.

Dp-icohelpdoc3.png Generare il file XML per FatturaPA

Illustriamo un esempio per la generazione della FatturaPA in SIGLA®.

Dp-icohelpdoc3.pngGestione Manuale Tag. <Causale>

Facciamo un esempio di immissione manuale della causale in fattura PA e relativa visualizzazione come sezione del file XML.

Dp-icohelpdoc3.pngGestione Manuale Tag. <Allegati>

Gli enti PA possono chiedere di allegare documentazione aggiuntiva alla fattura PA, come ad esempio file di tipo immagini (PNG, Jpeg, ecc), o pdf, di tipo testo (come TXT), ecc.
Vediamo attraverso un esempio come allegare tali file al tracciato XML della fattura PA.

Dp-icohelpdoc3.pngTag <CIG/CUP> nella fatturaPA XML

La compilazione dei campi CIG/CUP in testata o piede del documento come bolla o fattura possono essere inseriti come tag del tracciato.
Vediamo il significato dei relativi valori e la funzione che assumono per la fatturazione attiva verso la pubblica amministrazione.

Dp-Preview256.png Per approfondire, vedi la voce CIG e CUP.

Dp-icohelpdoc3.pngGestione di alcuni tag Fattura PA XML

Il tracciato della fattura elettronica PA è composta da blocchi di dati, che compogno i tag alcuni dei quali possono essere obbligatori e altri facoltativi.

  • Tag <CodiceTipo> e <CodiceValore> in Anagrafica articoli, Pag.N.2.
Dp-Preview256.png Per approfondire, vedi la voce Tag C.Tipo e C.Valore.

Firmare la FatturaPA

Il file XML (Extensible Markup Language) della fattura PA deve essere firmato digitalmente dal soggetto che emette il documento.
L'utente deve utilizzare un certificato di firma qualificata. Si tratta di un apposito dispositivo rilasciato da un Certificatore Accreditato[1] e successivamente potrà trasmetterlo al Sistema di Interscambio (SdI) attraverso il canale di trasmissione scelto (ad esempio, la Posta Elettronica Certificata), eventualmente accreditato secondo le specifiche tecniche come Web-service, Porta di Dominio o FTP.

L'apposizione su ogni fattura del riferimento temporale e della firma digitale garantiscono i requisiti fondamentali della fattura elettronica, la sua origine e l'immodificabilità della stessa.

Inviare la Fattura PA

L'infrastruttura di interscambio centralizzata denominata SDI o Sistema di Interscambio della Fatturazione Elettronica PA è in grado di acquisire le fatture elettroniche da tutti i fornitori e indirizzarle, per via telematica, agli uffici destinatari allocati nell’ambito delle amministrazioni pubbliche.
In questo percorso trasmissivo è possibile avvalersi di intermediari, sia dei fornitori sia delle amministrazioni.

Il file XML preparato, firmato e nominato nel rispetto delle regole previste, può essere inviato al Sistema di Interscambio attraverso cinque diversi canali di trasmissione:

  • Posta Elettronica Certificata (PEC): l’invio mediante PEC è possibile per gli operatori economici forniti di una casella di Posta Elettronica Certificata. L’utilizzo del canale PEC non presuppone alcun tipo di accreditamento preventivo presso il Sistema di Interscambio. I file XML devono essere spediti come allegato del messaggio di PEC. Il messaggio comprensivo dell'allegato, non deve superare la dimensione di 30 megabytes.
  • Invio via web: il Sistema di Interscambio mette a disposizione un’applicazione per inviare una fattura nel formato file XML attraverso un’interfaccia Web. Per accedervi è necessario essere in possesso di credenziali Entratel o Fisconline[2] o essere provvisti di Carta Nazionale dei Servizi (CNS) precedentemente abilitata ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
  • Servizio SDICoop – Trasmissione: la trasmissione è disponibile per coloro che desiderano inviare le fatture e ricevere le relative notifiche di esito utilizzando dei servizi di cooperazione applicativa (web-services). Per usufruire di questo canale di trasmissione è necessario accreditarsi presso il Sistema di Interscambio.
  • Servizio SDIFTP: il servizio SDIFTP è disponibile per coloro che desiderano inviare le fatture e ricevere le relative notifiche di esito utilizzando una modalità di trasferimento dati tramite protocollo FTP (File Transfer Protocol ). L’utilizzo di tale modalità presuppone una struttura a supporto delle attività informatiche e la capacità di gestire sistemi informativo e un centro elaborazione dati con continuità e con disponibilità di personale di presidio(si adatta pertanto a soggetti che movimentano elevati volumi di fatture). Per usufruire di questo canale di trasmissione è necessario accreditarsi presso il Sistema di Interscambio.
  • Servizio SPCoop – Trasmissione: il Servizio SPCCoop di trasmissione è disponibile per coloro che desiderano inviare le fatture e ricevere le relative notifiche di esito utilizzando dei servizi di cooperazione applicativa (web-services) tramite il Sistema Pubblico di Connettività (SPC) secondo le modalità definite dall’Agenzia per l’Italia Digitale. Per usufruire di questo canale di trasmissione è necessario accreditarsi presso il Sistema di Interscambio.


Cos’è il sistema di interscambio? Il Sistema di Interscambio è il sistema informatico deputato alla ricezione delle fatture elettroniche, all’esecuzione di controlli sui file ricevuti e alla trasmissione delle fatture elettroniche destinate alle amministrazioni. Il Sistema di Interscambio non ha alcun ruolo amministrativo e non assolve compiti relativi all’archiviazione e conservazione delle fatture.

Verificare e conservare la fattura PA

La Fattura Elettronica è un file XML elaborato secondo il formato[3] e il tracciato definito dal Sistema di Interscambio. L’autenticità dell’origine e l’integrità del contenuto sono garantite tramite l’apposizione della firma elettronica qualificata di chi emette la fattura.

Tra le informazioni obbligatorie c'è il Codice Univoco dell'Ufficio, destinatario della fattura. Il codice è indispensabile per consentire al SdI. di recapitare le fatture elettroniche alle PA destinatarie. I codici sono consultabili sull’IPA, che rappresenta l’anagrafica di riferimento per la fatturazione elettronica.

Dp-Preview256.png Per approfondire, vedi la voce Anagrafica cliente PA.

Nel momento in cui il fornitore indica questo codice il Sistema di Interscambio recapita ad esso le fatture elettroniche dei fornitori.
In seguito il SDI restituisce in automatico al fornitore una ricevuta, firmata elettronicamente dal sistema, che attesa l'avvenuto recapito. Un'analoga attestazione viene prodotta in caso di errori tecnici, quindi per mancato recapito.
La fattura elettronica PA deve essere conservata e resa disponibile secondo le linee guida e le regole tecniche predisposte dall’Agenzia per l’Italia digitale e approvate dalla Commissione SPC.

Dp-editn72x72.png La fattura elettronica per la PA, essendo un documento digitale sottoscritto con tutte le caratteristiche descritte nel CAD (D.Lgs n. 82 del 7 Marzo 2005) deve essere conservato in modalità digitale sostitutiva. Inoltre, tutte le fatture indicate sullo stesso registro IVA, se pur inviate a clienti diversi della PA, devono essere conservate in modalità digitale sostitutiva.

Ricevere ordini NSO

Le PA obbligate ad emettere ordini di acquisto esclusivamente in formato elettronico e trasmessi per il tramite del Nodo di Smistamento degli Ordini (NSO), richiedono di indicare nella fattura informazioni aggiuntive, sempre necessarie al pagamento della stessa.
Con FEP, a partire dalla versione FEP versione 1.0.14, è possibile ricevere l’ordine elettronico semplice inviato dalla PA. Gli ordini ricevuti dalla PA compaiono nel Cruscotto Ordini NSO.

Stampa Ammontare bolli FatturaPA

La stampa, presente nel menù Docum, consente di visualizzare l'ammontare dei bolli elettronici (o virtuali) per le fatture PA emesse in un determinato periodo.

Figura 1:Stampa Ammontare Bolli FatturaPA

L'importo dei bolli dovuto nel periodo indicato è calcolato moltiplicando il numero delle fatture PA per il relativo importo del bollo.

Nella maschera sono presenti i campi necessari come filtri di selezione, per cliente e/o data protocollo.
La stampa può essere eseguita in modalità:

  • Dettaglio: in cui all'importo dei bolli è aggiunto il dettaglio delle fatture PA selezionate;
Figura 2:Stampa Bolli FatturaPA a dettaglio
  • Totali: viene visualizzato il solo importo dei bolli.
Figura 3:Stampa Bolli FatturaPA totali


Dp-acceptn72x72.png Ai sensi dell’art. 8 del DPR n.642/1972 nei rapporti con lo Stato, o con enti parificati per legge allo Stato, agli effetti tributari, l’imposta di bollo è a carico del fornitore. Pertanto, l’importo del bollo corrispondente non deve essere addebitato nella fatturaPA.


Dp-editn72x72.png SIGLA® ignora l’opzione Add.Bolli del riquadro Assoggettamento cliente nella pagina Testata2 del documento per eseguire il calcolo dell'imposta di bollo.
Dp-Preview256.png Per approfondire, vedi la voce Tabella bolli e registrazione fattura con addebito bolli.
Dp-pdf-pointing256.png Per approfondire, vedi: Appendice A18 Fattura Elettronica PA.

Data della Fattura Elettronica Differita - Circolare 14/E/2019

La circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 14/E del 17 giugno 2019 in relazione alla valorizzazione dell’elemento del file XML nel caso di fatturazione differita, richiede l'indicazione della data dell'operazione così come indicata nell’elemento <DataDDT> del blocco <DatiDDT> e qualora la fattura differita comprenda operazioni effettuate in giorni diversi del mese indicare come data fattura preferibilmente quella dell’ultima operazione.

Secondo molte interpretazioni, confermate anche dall'Agenzia delle Entrate, è possibile ritenere che, al fine di semplificare l’operatività delle imprese e la gestione automatizzata della fatturazione, possa essere indicata come data della fattura differita anche quella dell’ultimo giorno del mese.

L'Agenzia delle Entrate con la Risposta nr. 389 del 24 settembre 2019 chiarisce che convenzionalmente la fattura differita può riportare la data di fine mese senza perdere il beneficio di poter inviare la fattura allo SdI entro il 15 del mese successivo, essendo la stessa indicativa del periodo di effettuazione delle operazioni.

Si riporta un estratto della risposta.

Dp-editn72x72.png "[...] Quindi, ad esempio, a fronte di più cessioni effettuate nel mese di settembre 2019, accompagnate dai relativi DDT (in ipotesi datati 10, 20 e 28 del mese), nel campo “data documento”, a seconda dei casi, può essere indicato:

a) un giorno qualsiasi tra il 28 settembre ed il 15 ottobre 2019 qualora la data di predisposizione sia contestuale a quella di invio allo SdI (“data emissione”);

b) la data di almeno una delle operazioni e, come chiarito nella circolare n. 14/E del 17 giugno 2019, preferibilmente «la data dell’ultima operazione» (nell’esempio formulato, 28 settembre 2019). Come ipotizzato dall’istante è comunque possibile indicare convenzionalmente la data di fine mese (30 settembre 2019), rappresentativa del momento di esigibilità dell’imposta, fermo restando che la fattura potrà essere inviata allo SdI entro il 15 ottobre 2019. [...]"

Se, al contrario, non si vuole impostare la data della fattura nel modo convenzionale, cioè come l'ultimo giorno del mese, è disponibile una opzione specifica di configurazione di SIGLA® che compila l’elemento <Data> del file XML della fattura differita con una delle date indicate nell’elemento <DataDDT> del blocco <DatiDDT> che in generale sarà la data protocollo della bolla più recente e quindi dell'ultima operazione.

Gestione della fattura PA (B2G) attraverso il modulo FEP

Opzioni per la gestione delle fatture B2G dal modulo FEP

E' necessario configurare alcune opzioni relative alla gestione delle FE presenti nei seguenti menù di configurazione:

In particolar modo, per poter gestire la fattura PA (B2G) dal modulo FEP è necessario che l'opzione Gestione Sole fatture B2B/B2C presente nel menù Applicazione/Gestione Fattura PA, non sia attiva.

Estrazione XML fatture B2B

Questa funzione trasmette al modulo FEP, pronte per la firma, tutte le FE generate dal menù Documenti.
.

Figura 4: Estrazione XML Fatture B2B

Vediamo nel dettaglio il significato delle voci di selezione:
Per Data documento: filtra i documenti da selezionare per data fattura/nota iniziale e finale
Per Numero documento: filtra i documenti da selezionare per numero fattura/nota iniziale e finale
Per Codice cliente filtra i documenti da selezionare codice cliente iniziale e finale
Tipo documento contabile: filtra i documenti da selezionare tipo documento di magazzino
Tipo effettivo documento: filtra i documenti da selezionare per tipo effettivo documento
Di prova: se eseguita in forma di prova si ottiene la stampa dell’elenco dei documenti che risultano ancora da inviare e la loro validazione. La stampa testa l’effettiva presenza del file XML da inviare e valida la correttezza formale del file XML.


Dp-editn72x72.png la mancanza o la non correttezza delle informazioni contenute nel file provoca lo scarto del file. Per un dettaglio completo dei controlli e dei messaggi restituiti dalla funzione di verifica, si rimanda al documento Elenco dei controlli effettuati sul file FE scaricabile all'indirizzo web http://www.FE.gov.it/export/fatturazione/it/b-3.htm .


La stampa ottenuta dall'estrazione dei file XML, può concludersi regolarmente o evidenziare con colore rosso una o più righe.
In questo caso i documenti validati hanno errori bloccanti e non possono essere trasferiti al modulo FEP.
Nel caso in cui la stampa si concluda regolarmente si ottiene il messaggio di validazione completata, come mostrato in figura:

Figura 5: Validazione completata

altrimenti si otterra' un messaggio di warning e nella stampa almeno una riga sarà evidenziata, come mostrato nelle figure seguenti.

Figura 6: Validazione con segnalazione di errori

Figura 7: Estrazione XML Fatture B2B con errori

Il dettaglio della validazione con i motivi di scarto può essere ottenuto direttamente dalla finestra di lancio della revisione dei documenti selezionando il documento e operando nella pagina Spediz. tramite il bottone FatturaPAPR e l’opzione validazione file del menù a tendina sottostante.

Figura 8: Validazione file XML

Ogni file XML validato correttamente viene:

  • trasferito al modulo FEP
  • rimosso dalla cartella indicata nel campo subdirectory file nel folder Gener#1 del menù Generale del programma di Configurazione

I documenti che hanno dato origine ai file XML sono marcati come inviati e ad un lancio successivo della funzione di estrazione non sono più visualizzati.


Dp-editn72x72.png le FE estratte in forma definitiva non sono più contabilizzabili. Se si rende necessaria la revisionata dalla contabilità, solo la pagina contropartite può essere variata. I valori corrispondenti a imponibili, codici IVA e imposte non possono essere modificati.

Una volta estratte le fatture FE, queste sono disponibili nelle funzioni del modulo FEP.

Le funzioni del modulo FEP

A questo punto si deve procedere a:

  • firmare le fatture (obbligatorio per la PA/B2G)
  • inviare le fatture al SdI
  • gestire le notifiche ricevute dal SdI

Vediamo nel dettaglio le funzioni del modulo FEP.

Ripristino FE estratte

Le FE inviate al SdI per le quali si riceve una Notifica di scarto, non sono state emesse e possono quindi essere corrette e inviate di nuovo.

Per poter correggere e quindi generare un nuovo file XML è necessario riattivare la FE tramite la specifica funzione Riattiva del Cruscotto fatture da firmare/inviare del modulo FEP che:
•ripristina i documenti immediati in modo che possano essere contabilizzati di nuovo
•permette di usare l’eliminazione fatture riepilogative in modo da eseguire una nuova fatturazione riepilogativa

Lo scopo della funzione è permettere una nuova contabilizzazione del documento, per correggere il file XML inviato al SdI, che non ha superato i controlli di validazione.


Dp-editn72x72.png Non potranno essere riattivate le FE:

•Inviate in attesa di notifica
•Con notifica di consegna
•Con notifica di mancata consegna.

Acquisizione fatture ricevute in formato XML FPA/FPR

Le FE ricevute visibili dal Cruscotto fatture ricevute del menù Ft.El.Pro di SIGLA® possono essere contabilizzate tramite il bottone Contabilizza.

Figura 9: Cruscotto fatture ricevute/funzione Contabilizza

La funzione lancia l’acquisizione contabile preimpostando il file XML da acquisire secondo i criteri di acquisizione Fatture Passive Fattura PA XML.

Se è attiva l’opzione Arch.autom. FEP nella pagina Imm.Az. della voce di menù Generale del programma di configurazione, il relativo file XML è stampato in formato PDF e inserito con opportune chiavi di ricerca nel modulo immagini aziendali.

Approfondimenti sull'acquisizione contabile dei documenti passivi

Allo stato attuale i controlli SdI non sono perfettamente allineati e congruenti con specifiche e linee guida per la compilazione dei file XML della fattura elettronica.
Questo permette di produrre e inviare file di fatturazione elettronica ambigui che lo SDI non blocca e che una generica procedura automatica di acquisizione contabile non può interpretare univocamente.
Vediamo nel dettaglio gli approfondimenti che riguardano l'acquisizione contabile dei documenti passivi.

Invio delle FE da FEP

Invio FE con PEC

Le funzioni del modulo FEP consentono, attraverso una serie di automatismi, la spedizione e ricezione delle fatture a mezzo PEC o intermediario autorizzato Var Hub o Hub generico e il ricevimento delle notifiche inviate dal SdI relative alle fatture inviate.
Vediamo nel dettaglio come si configura l'invio tramite PEC.

Invio FE con integrazione a Var Hub

Le funzioni del modulo FEP consentono, attraverso una serie di automatismi, la spedizione e ricezione delle fatture a mezzo PEC o intermediario autorizzato Var Hub o Hub generico e il ricevimento delle notifiche inviate dal SdI relative alle fatture inviate.
Vediamo nel dettaglio come si esegue il collegamento di SIGLA/FEP con Var Hub.

Invio FE con integrazione ad Hub Generico

Le funzioni del modulo FEP consentono, attraverso una serie di automatismi, la spedizione e ricezione delle fatture a mezzo PEC o intermediario autorizzato Var Hub o Hub generico e il ricevimento delle notifiche inviate dal SdI relative alle fatture inviate.
Vediamo nel dettaglio come si esegue il collegamento di SIGLA/FEP con Hub Generico.

Formato della fattura Elettronica a partire dal 01.10.2020

Con il Provvedimento del 28 febbraio 2020 sono state modificate le specifiche tecniche della fatturazione elettronica. Il nuovo tracciato entrerà in vigore a partire dal 1 Ottobre 2020, in ogni caso, per garantire la continuità dei servizi e il graduale adeguamento alle nuove specifiche, la trasmissione al SdI e il recapito delle fatture elettroniche può comunque avvenire fino al 31 Dicembre 2020 anche secondo le specifiche tecniche attualmente in vigore.

Dp-Pointing256.png Per i dettagli vedi la voce Formato della fattura Elettronica a partire dal 01.10.2020.


Note

  1. L'elenco dei certificatori autorizzati è pubblicato sul sito dell'Agenzia per l'Italia Digitale.
  2. Entratel o Fisconline sono i canali telematici messi a disposizione dall'Agenzia delle Entrate.
  3. il formato prevede l'indicazione obbligatoria di informazioni indispensabili ai fini di una corretta trasmissione della fattura al soggetto destinatario attraverso il Sistema di Interscambio.

Bibliografia

Voci Correlate

Anagrafica clienti
Anagrafica clienti - pagina Fatture
Causale contabile
CIG e CUP
Configurazione
Configurazione/Ditte
Configurazione/Applicazione/Magazzino
Configurazione/Generale
Fattura riepilogativa
Tabella Aliquote IVA
Tipo documento
Tipi pagamento
Modulo Fatturazione Elettronica Pro
Ricevute per le Fatture PA
Procedura di indirizzamento della fattura elettronica