Differenze tra le versioni di "Approfondimenti sull'acquisizione contabile dei documenti passivi"
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Non potendo specificare ''l'aliquota'' o la ''natura'' che la nota di variazione corregge, il calcolo della liquidazione, pur essendo consistente negli importi totali, non lo sarà nelle singole aliquote e/o esenzioni<ref>In generale anche per registrare manualmente le variazioni iva in SIGLA si deve sapere quale è l'imponibile e aliquota che il documento corregge. Mentre documenti del genere indicano solo l'iva risultante dalla differenza fra le due imposte (quella errata e quella corretta) senza indicare ne imponibile ne aliquota</ref> e per questo l’acquisizione viene bloccata.<br> | Non potendo specificare ''l'aliquota'' o la ''natura'' che la nota di variazione corregge, il calcolo della liquidazione, pur essendo consistente negli importi totali, non lo sarà nelle singole aliquote e/o esenzioni<ref>In generale anche per registrare manualmente le variazioni iva in SIGLA si deve sapere quale è l'imponibile e aliquota che il documento corregge. Mentre documenti del genere indicano solo l'iva risultante dalla differenza fra le due imposte (quella errata e quella corretta) senza indicare ne imponibile ne aliquota</ref> e per questo l’acquisizione viene bloccata.<br> | ||
Il documento pertanto va registrato manualmente dal menù ''Immissione Prima Nota Iva'' decidendo in modo autonomo quali aliquote/esenzioni rettificare o integrare.<br> | Il documento pertanto va registrato manualmente dal menù ''Immissione Prima Nota Iva'' decidendo in modo autonomo quali aliquote/esenzioni rettificare o integrare.<br> | ||
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+ | Con il decreto 21 giugno 2021 ed il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 5 agosto 2021, è stato definito il quadro normativo che disciplina ai fini IVA i rapporti di scambio tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino ed i conseguenti obblighi di fatturazione elettronica.<br> | ||
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== Note == | == Note == |
Versione delle 10:42, 8 apr 2022
Introduzione
I controlli SDI non sono perfettamente allineati e congruenti con specifiche e linee guida per la compilazione dei file XML della fattura elettronica.
Questo permette di produrre e inviare file di fatturazione elettronica ambigui che lo SdI non blocca e che una generica procedura automatica di acquisizione contabile non può interpretare univocamente.
Il caso più rilevante è quello delle grandi aziende operanti nel campo dell’erogazione di servizi quali acqua, energia elettrica etc. che per evitare complicate riorganizzazioni del software per l’emissione delle bollette, non distinguono i tipi di documento, ma solo importi positivi e negativi.
Di seguito si discutono i casi noti fino ad ora e le soluzioni da adottare.
Indice
Documenti negativi
I documenti totalmente negativi, pur essendo formalmente corretti secondo le attuali specifiche SdI, non lo sono applicativamente secondo le indicazioni dell'Ade.[1]
Questo vuol dire che nel documento possono esserci degli importi negativi, ma alla fine il totale degli imponibili (e quindi delle contropartite) deve esser positivo. Del resto anche nelle fatture/note credito di carta si segue questo criterio in presenza di totali documento e /o imponibili negativi, ossia chi legge la fattura sa a priori che tipo di documento "positivo" immettere.
In pratica un documento negativo può essere registrato contabilmente positivo sia come nota di credito che come fattura, anche se leggendo i TAG standard del file XML non è possibile capire quale causale contabile sia corretta né quali controlli fare.[2]
Di conseguenza SIGLA® per default blocca questo tipo di documenti nella fase di acquisizione contabile costringendo l'utente alla registrazione manuale.[3]
Nelle versioni attualmente in distribuzione è possibile sbloccare comunque la registrazione sotto la responsabilità dell'operatore, ossia usare una casuale contabile fattura con tipo documento FE TD04 (nota credito) o causali contabili nota di credito in presenza di tipo documento TD01 (fattura).
Per ottenere lo sblocco si deve immette un record nella tabella DPCONFIG con CODICE=10355 e STATO='S'.
Così facendo è possibile registrare i documenti "negativi" sotto la responsabilità dell'operatore.
La correttezza della registrazione a livello contabile e IVA sarà comunque a cura di chi immette la fattura, che dovrà ignorare i vari messaggi di incongruenza e forzare la registrazione.
Fatture semplificate
Il formato XML per fatture semplificate permette di non specificare il corpo del documento (articolo, prezzi unitari, quantità e totale di riga) ma solo il riepilogo IVA finale in termini di:
2.2.2 <Importo> 2.2.3.1 <Imposta> 2.2.3.2 <Aliquota> 2.2.4 <Natura>
Dove:
- <Importo> è il totale imponibile + IVA ed è obbligatorio
- <Imposta> e <Aliquota> sono imposta e aliquota relativi a <Importo>. Possono essere presenti entrambi, al minimo è necessario almeno uno dei dei due.[4]
- <Natura> serve per indicare il motivo (Natura dell'operazione) per il quale l'emittente della fattura non indica aliquota IVA
I controlli SdI permettono il passaggio di documenti con i soli <Importo> e <Imposta> di pari valore, ossia il totale iva è uguale al totale documento; in pratica si tratta di un documento di sola IVA senza indicazione della natura ne dell’aliquota, ovvero di un documento che corregge un aliquota in un’altra indicando solo la variazione iva risultante.
Come è noto in SIGLA® non esistono registrazioni di sola IVA e comunque nel caso non è possibile determinare la parte di contabilità generale certamente necessaria per quadrare la variazione iva.
Non potendo specificare l'aliquota o la natura che la nota di variazione corregge, il calcolo della liquidazione, pur essendo consistente negli importi totali, non lo sarà nelle singole aliquote e/o esenzioni[5] e per questo l’acquisizione viene bloccata.
Il documento pertanto va registrato manualmente dal menù Immissione Prima Nota Iva decidendo in modo autonomo quali aliquote/esenzioni rettificare o integrare.
Fatture ricevute da San Marino
Con il decreto 21 giugno 2021 ed il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 5 agosto 2021, è stato definito il quadro normativo che disciplina ai fini IVA i rapporti di scambio tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino ed i conseguenti obblighi di fatturazione elettronica.
Per approfondire, vedi la voce Acquisizione delle fatture XML ricevute da San Marino. . |
Note
- ↑ Come svariate volte confermato dall'AdE, tutti i documenti sono sempre globalmente positivi. L'azione contabile e iva è definita solo e soltanto dal codice del tipo documento (TD01,TD04 etc..
Come esplicitato in:
- MONITOR FATTURAZIONE ELETTRONICA
- CONSIGLI PER LA CORRETTA FORMATTAZIONE DEL FILE FATTURA XML
- IMPORTI DELLE NOTE DI CREDITO (TD04) NEGATIVI
- MONITOR FATTURAZIONE ELETTRONICA
- ↑ Quindi va contro il principale scopo della FE XML: impedisce l'uso di automatismi e obbliga l'intervento di un operatore. Ovvero senza che un "umano" legga il contenuti nel documento non è possibile capire di che tipo di registrazione contabile si tratti. Fra l'altro per questo è opinione comune che questo tipo di documenti potranno in futuro essere bloccati all'origine.
- ↑ Con le versioni attuali di FEP (1.10) e SIGLA®(4.42) è comunque collegabile a FEP direttamente all’immissione dalla prima nota iva o successivamente tramite la finestra di lancio della revisione prima nota iva (Collega/Scollega).
- ↑ Essendo sempre presente <Importo> che è il totale imponibile + iva, <Imposta> o <Aliquota> sono sempre ricavabili tramite le formule di scorporo
- ↑ In generale anche per registrare manualmente le variazioni iva in SIGLA si deve sapere quale è l'imponibile e aliquota che il documento corregge. Mentre documenti del genere indicano solo l'iva risultante dalla differenza fra le due imposte (quella errata e quella corretta) senza indicare ne imponibile ne aliquota