Differenze tra le versioni di "Gestione fatture e autofatture di integrazione"

Da SIGLAkb.
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== Estrazione e invio XML di integrazione in presenza di modulo FEP ==
 
== Estrazione e invio XML di integrazione in presenza di modulo FEP ==

Versione delle 09:43, 29 mar 2022

Indice

Introduzione

Le fatture relative ad operazioni di acquisto transfrontaliere devono essere comunicate all'Agenzia delle Entrate tramite la comunicazione dati detta Esterometro.
E' possibile, in alternativa, produrre delle apposite fatture elettroniche d’integrazione da inviare a SdI, nell’usuale formato XMLPA con specifici tipi documento, che assolvono l’obbligo in questione.

Dp-editn72x72.png Dal 1° luglio 2022 anche per le operazioni estere il canale di invio sarà lo SdI e dalla comunicazione trimestrale si passerà allo standard della fatturazione elettronica.
Per questo le intergazioni TD17, TD18,TD19 diventeranno obbligatorie.

Integrazioni di fatture di acquisto emesse da operatori economici esteri

La registrazione di una fattura di acquisto con una causale contabile in reverse charge o intra, ad un fornitore estero, abilita la creazione di fatture elettroniche di integrazione di tipo TD17, TD18 e TD19.

Parametri di abilitazione delle fatture d'integrazione/autofatture per fornitori esteri

Vediamo nel dettaglio le condizioni che abilitano la creazione delle fatture elettroniche d'integrazione/autofatture per i fornitori esteri:

  • la causale contabile: l'uso di una causale contabile abilitata alla registrazione delle fatture di acquisto intracomunitarie e in regime di reverse charge, come quelle delle figure seguenti.
Figura 1: Causale Contabile FAI pagina Generali

Figura 2: Causale Contabile FAI pagina Opzioni

Figura 3: Causali Contabilele FRR pagina Generali

Figura 4: Causali Contabilele FRR pagina Opzioni

Dp-Pointing256.png Per i dettagli vedi la voce Operazioni in reverse charge.
Dp-Pointing256.png Per i dettagli vedi la voce Operazioni intra.


  • il fornitore: l'uso di un fornitore con attiva l'opzione Transfront e l' indicazione di un codice stato estero (no Italia). Lo stato estero definito nell'anagrafica dovra' avere compilato il campo ISO 3166-1 con il codice corrispondente al paese.

Si precisa che l'anagrafica del fornitore deve essere completa di Codice Identificativo IVA (pagina Percipiente), indirizzo, comune/località ecc.


Dp-editn72x72.png Per i fornitori extra e intra Europa il campo Provincia deve essere vuoto e CAP deve essere valorizzato con 5 zeri


Figura 5: Tabella Anagrafica Cli/Fo - pagina Generali


Esempi di generazione automatica di documento di integrazione di tipo TD17, TD18 e TD19

Dp-icohelpdoc3.pngEsempio di generazione automatica di documento di integrazione di tipo TD17, TD18 e TD19 da Prima Nota
Dp-Preview256.png Per approfondire, vedi la voce Esempio di generazione automatica di documento di integrazione di tipo TD17, TD18 e TD19 da prima Nota.
Dp-icohelpdoc3.pngEsempio di generazione automatica di documento di integrazione di tipo TD17, TD18 e TD19 da ciclo passivo
Dp-Preview256.png Per approfondire, vedi la voce Esempio di generazione automatica di documento di integrazione di tipo TD17, TD18 e TD19 da Ciclo Passivo.

Integrazione di fatture di acquisto emesse da operatori economici italiani

Il file di integrazione può essere prodotto anche per fornitori italiani.
La registrazione contabile di una fattura di acquisto in regime di inversione contabile ricevuta da un fornitore italiano, ai sensi dell’articolo 17 del d.P.R. n. 633/72, deve essere integrata indicando l’aliquota, l’imposta e il protocollo di registrazione.


Dp-editn72x72.png Prima della fatturazione elettronica i dati relativi all'integrazione (aliquota, imposta e protocollo di registrazione) venivano annotati direttamente sulla stessa fattura di carta ricevuta. Per le fatture elettroniche l’operazione può essere eseguita, in modo analogo, annotando manualmente i dati integrativi sulla fattura XML materializzata su carta, oppure, creando un’apposita fattura elettronica d’integrazione con tipo documento TD16 da inviare a SdI.

Va precisato comunque che la produzione del file di integrazione TD16 per i fornitori italiani, che emettono fatture in regime di reverse charge, non è obbligatoria.


SIGLA® permette di attivare la creazione automatica di fatture elettroniche d’integrazione con tipo documento TD16 contestualmente alla registrazione contabile, con causali di tipo reverse charge sia dalla prima nota iva che dal ciclo passivo.

Parametri di abilitazione delle fatture d'integrazione/autofatture per fornitori italiani

Vediamo nel dettaglio le condizioni che abilitano la creazione delle fatture elettroniche d'integrazione/autofatture per i fornitori italiani:

  • selezione dell' opzione di configurazione Generazione automatica TD16 presente nel menu' Fatture PA.


Dp-editn72x72.png Viene richiesta anche la data di attivazione; ciò significa che per i movimenti contabili immessi prima della data impostata, il file TD16 non verrà prodotto.

Figura 6: Tabella Fattura PA / opzione Generazione automatica TD16
  • la causale contabile: l'uso di una causale contabile abilitata alla registrazione delle fatture in regime di reverse charge, come quella mostrata nelle figure che seguono.
Figura 7: Causali Contabilele FRR pagina Generali

Figura 8: Causali Contabilele FRR pagina Opzioni

Dp-Pointing256.png Per i dettagli vedi la voce Operazioni in reverse charge.


  • il fornitore: l'uso di una anagrafica fornitore completa di Partita IVA, Indirizzo, Comune/Località, Provincia e CAP ecc... e l' indicazione di un codice stato estero 0 Italia.
Figura 9: Tabella Anagrafica Cli/Fo - pagina Generali

Esempi di generazione automatica di documento di integrazione di tipo TD16

Dp-icohelpdoc3.pngEsempio di generazione automatica di documento di integrazione di tipo TD16 da Prima Nota

Dp-Preview256.png Per approfondire, vedi la voce Esempio di generazione automatica di documento di integrazione di tipo TD16 da prima Nota.

Dp-icohelpdoc3.pngEsempio di generazione automatica di documento di integrazione di tipo TD16 da ciclo passivo

Dp-Preview256.png Per approfondire, vedi la voce Esempio di generazione automatica di documento di integrazione di tipo TD16 da Ciclo Passivo.

Generazione note di credito/debito d’integrazione da Prima Nota IVA

Nel caso in cui si riceva una nota di credito/debito a fronte di una fattura di acquisto, per cui si è inviato la fattura elettronica d’integrazione a SDI, è necessario inviarla in formato XML a SDI indicando la fattura d’integrazione a cui la nota di variazione si riferisce.
Per le note di credito/debito d'integrazione non sono previsti tipi documento specifici ed e' sufficiente associare lo stesso tipo documento (TD16,TD17,TD18, TD19) usato nella fattura d’integrazione già inviata, e a cui la nota di variazione si riferisce.

Le specifiche dello Sdi prevedono il collegamento tra nota di credito/debito e la fattura di riferimento.

Per assolvere a questo il collegamento viene richiesto dalla procedura, in fase di immissione della nota di credito/debito d'integrazione, e avviene tramite il tasto Collega presente sulla pagina Opzioni della Prima Nota IVA.

Figura 10: Prima Nota IVA / pagina Opzioni: Tasto Collega

Vediamo i possibili messaggi che si possono ottenere in fase di collegamento.

  • Se alla nota di credito/debito non viene associato lo stesso tipo di documento (TD16,TD17,TD18,TD19) di quello della fattura di acquisto a cui fa riferimento, non sarà possibile procedere alla creazione del documento d’integrazione da inviare a SdI.
Figura 11: Messaggio di avvertimento
  • Se il documento di acquisto selezionato non ha un documento collegato (è una normale fattura di acquisto), la cosa è segnalata ed è a discrezione dell’utente forzata.
Figura 12: Messaggio di avvertimento
  • Se il documento di acquisto selezionato non ha generato un integrazione XMLn, perche' è stato comunicato tramite Esterometro, viene segnalato ed è a discrezione dell’utente la forzatura.
Figura 13: Messaggio di avvertimento

Selezionato il documento da collegare questo viene poi mostrato negli appositi campi.

Figura 14: Messaggio di avvertimento

Nel caso in cui non fossero presenti fatture da associare, è sempre possibile indicare manualmente i riferimenti del protocollo fattura, abilitando l’opzione Coll.Manuale.

Figura 15: Prima Nota IVA / pagina Opzioni: opzione Coll.Manuale


Dp-icohelpdoc3.pngEsempio di generazione di una nota di credito di integrazione da Prima Nota

Dp-Preview256.png Per approfondire, vedi la voce Esempio di generazione di nota di credito d'integrazione da Prima Nota.

Estrazione e invio XML di integrazione in presenza di modulo FEP

Estrazione XML di integrazione TD16 TD17 TD18 TD19

Per poterli inviare allo SDI, una volta generati, i file XML devono essere estratti.
Per effettuare questa operazione è disponibile la funzione Estr.XML di Integrazione per FEP presente nel menù Cont. (contabilità) di SIGLA®.
Attraverso i filtri di selezione è possibile eseguire l'estrazione in modalità di prova o definitiva. Effettuando l'estrazione di prova, si ottiene una stampa con la lista dei record estratti e contestualmente viene effettuato un controllo dei file visualizzati.

Figura 16: Estrazione XML di Integrazione per FEP

Se dovessero esserci files non corretti sarebbero evidenziati in rosso nella stampa con l'indicazione di un codice relativo all’errore descritto a sua volta dalla legenda a fine report.
In caso di file XML validato con errori bloccanti (codice 102) sarà necessario validare il file attraverso la Revisione Prima Nota, in modo da visualizzare nel dettaglio la natura dell'errore riscontrato.

Figura 17: Validazione XML da Revisione Prima Nota

Se non si riscontrano errori, si procede alla stampa definitiva.
Una volta eseguita, i file selezionati ed estratti non saranno più modificabili.
I file XML sono a questo punto pronti per l'invio allo SDI.

Invio XML di integrazione TD16 TD17 TD18 TD19 con FEP

Se è presente il modulo FEP, i file estratti saranno presenti nell'apposito Cruscotto autofatture/integrazioni del menu' Ft.El.PRO di SIGLA®.


Dp-editn72x72.png In presenza di gestione utenti attiva, deve essere precedentemente assegnato il seguente diritto accedendo al menu di Configurazione/ Assegnazione diritti:

• Cruscotto autofatture/integrazioni


Figura 18: menu' Ft.El.PRO Cruscotto autofatture/integrazioni

Attraverso la selezione dei record dal cruscotto, si puo' procedere all’invio a SDI tramite HUB o PEC.

Figura 19: Cruscotto autofatture/integrazioni

Nel caso ci si rendesse conto che una o più fatture estratte devono essere modificate, è possibile procedere al ripristino direttamente dal cruscotto, attraverso il tasto Riattiva.


Figura 20: Cruscotto autofatture/integrazioni - Riattiva

Estrazione e invio XML di integrazione in assenza di modulo FEP

Estrazione XML di integrazione TD16 TD17 TD18 TD19

Per poterli inviare allo SDI, una volta generati, i file XML devono essere estratti.
Per effettuare questa operazione è disponibile la funzione Estr.XML di Integrazione per SDI presente nel menù Cont. (contabilità) di SIGLA®.
Attraverso i filtri di selezione è possibile eseguire l'estrazione in modalità di prova o definitiva. Effettuando l'estrazione di prova, si ottiene una stampa con la lista dei record estratti e contestualmente viene effettuato un controllo dei file visualizzati.

Figura 21: Estrazione XML di Integrazione per SDI

Se non si riscontrano errori, si procede alla stampa definitiva.
Una volta eseguita, i file selezionati ed estratti non saranno più modificabili.
I file XML sono a questo punto pronti per l'invio allo SDI.

Invio XML di integrazione TD16 TD17 TD18 TD19

Se non si e' acquistato il modulo FEP l’utente deve inviare in modalita' manuale, attraverso lo strumento predisposto, gli XML.
I file estratti attraverso la funzione Estr.XML di Integrazione per SDI si trovano nella cartella definita nella tabella Ditte della Configurazione nel campo XML Path.

Figura 22: menu' Ditte - XML Path

Ripristino XML di integrazione TD16 TD17 TD18 TD19

Nel caso che non sia presente il modulo FEP e ci si rendesse conto che una o più delle fatture estratte devono essere modificate, è possibile procedere ad un’operazione di ripristino in modo da rendere tali fatture nuovamente modificabili e estraibili.
Naturalmente ciò è possibile se non è stato ancora effettuato l’invio allo SDI.
L’operazione di riattivazione può essere eseguita utilizzando la funzione Ripristino XML di integrazione a SDI presente nel menu' Cont. di SIGLA®, mostrata nella figura che segue.

Figura 23: Contabilità - Ripristino XML di Integrazione per SDI


Dp-Preview256.png Per approfondire, vedi la voce Modulo Fatturazione Elettronica PRO.

Voci correlate

Anagrafica clienti e fornitori
Causale contabile
Configurazione
Tabella Aliquote IVA