SEPA Credit Transfer

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Il bonifico SEPA è il nuovo standard di bonifico unico europeo che a partire dal 1 febbraio 2014 sostituisce, nel mondo bancario, il vecchio bonifico ordinario nazionale[1].

E' anche chiamato, con nome tecnico, SEPA Credit Transfer e viene abbreviato attraverso la sigla SCT. SIGLA® permette di gestire bonifici allineati al nuovo standard SEPA, grazie alla voce di menù Creazione bonifico SEPA.

Il bonifico SEPA prevede che sia indicato insieme al codice IBAN il nome del beneficiario, entrambi dovevano essere indicati anche nel caso di bonifico nazionale. Solo per i bonifici verso l’estero rimane necessario inserire il codice BIC-SWIF. Tutti i dati, eccetto ovviamente il beneficiario, sono contenuti nell'anagrafiche Banche.

Figura 1: Tabelle Banche - codice IBAN e BIC-SWIFT


Dp-editn72x72.png Il 19 Novembre 2023, salvo proroghe, entraranno in vigore i nuovi standard SEPA dei tracciati dei file XML generati dalla procedura di creazione dell'ordine di bonifico SEPA.

L'utilizzo dei nuovi standard è condizionato dall' opzione di configurazione Usare standard SEPA Nov. 2023 presente nel folder Eff./Fl. del menu Applicazione/Contabilità



I bonifici europei possono essere richiesti tramite la richiesta diretta agli sportelli della banca o attraverso l’utilizzo dei servizi online come l'home banking.
Le caratteristiche e i parametri necessari per la gestione del bonifico SEPA sono le seguenti:

  • le operazioni sono denominate esclusivamente in Euro senza limiti di importo;
  • il tempo massimo di esecuzione è un giorno lavorativo, indipendentemente dal paese Sepa di destinazione;
  • l’IBAN e il BIC-SWIF saranno gli elementi identificativi per le operazioni[2].

Impostazioni della Configurazione

SIGLA® consente all'utente di personalizzare il tracciato del bonifico grazie alle seguenti opzioni di Configurazione:

Figura 2: Opzioni in Configurazione

  1. Inserire indir. Ben. in BON SEPA: consente di inserire l’indirizzo del beneficiario nel flusso SEPA Credit Transfer (dato facoltativo secondo lo standard SEPA).
  2. Inserire indir. in BON SEPA: consente di inserire l’indirizzo dell’azienda nel flusso SEPA Credit Transfer (dato facoltativo secondo lo standard SEPA).
  3. Ins. dett. schema XSD in fl. SEPA: consente di inserire il nome del file .xsd che esprime lo schema utilizzato per la creazione del flusso SEPA nel file XML23.
  4. IBAN riga scad. in bonifico SEPA: in fase di creazione dell’ordine di bonifico, per i fornitori italiani, le scadenze sono raggruppate, per ogni beneficiario, a parità di codice IBAN associato alla scadenza. In caso contrario, il codice IBAN del beneficiario è quello della prima scadenza selezionata o quello dell’anagrafica, se tale codice non è presente sulla prima scadenza. Con l’opzione attiva, se nella stessa distinta (bonifico) sono presenti, per lo stesso beneficiario (fornitore), scadenze con codice IBAN diverso vengono creati ordini di bonifico separati (pur nella stessa distinta).
  5. Usare standard SEPA Nov. 2023: consente, se selezionata, di utilizzare i nuovi standard SEPA in vigore dal 19 Novembre 2023. La non selezione fa si che la procedura continui ad utilizzare gli standard attualmente in vigore.

Creazione del bonifico SEPA SCT

In SIGLA® la procedura da seguire per ottenere la stampa dell'ordine del bonifico SEPA è identica a quella che veniva seguita per l'ordine di bonifico nazionale.

Dp-Pointing256.png Per i dettagli vedi la voce Pagamento a fornitori.

La procedura si conclude accedendo alla voce Creazione Bonifico SEPA nel menù Pagamenti a fornitore, nel Modulo contabile. In tale finestra operativa si seleziona il numero della distinta, la data e il sottoconto della banca di appoggio.

Figura 3: Creazione Bonifico SEPA

Il programma rilascia un messaggio di conferma per procedere alla creazione del flusso bonifico SEPA: se premiamo il bottone Ok, la funzione viene eseguita.

Figura 4: Messaggio di creazione bonifico SEPA

In alto a destra della pagina compare l'opzione Usa Bonifico CBI Italia che, se attivata, genera il flusso secondo lo standard CBI del bonifico domestico[3]. Il file è formato con estensione .DAT[4].
Non selezionando l'opzione, il file generato è in formato XML.
E' necessario indicare la cartella dove salvare il file.

Figura 5: Percorso per registrare file XML

Il nome proposto è del tipo B0000006.XML (oppure .DAT), dove la lettera B è riferita alla parola bonifico e poi il numero di distinta, che viene assegnata dal programma dopo la presentazione della distinta di bonifico in modalità definitiva.
Al termine dell'operazione viene rilasciato un messaggio informativo, che riepiloga i dati della distinta.

Figura 6: Creazione Bonifico SEPA

Per creare nuovamente il flusso bonifico SEPA occorre deselezionare l'opzione Minidisco in revisione della distinta, in caso contrario sarà richiesta un'ulteriore conferma prima di procedere.

Figura 7: Revisione Distinta

Dopo la revisione per togliere il segno all'opzione indicata, occorre procedere alla ristampa della distinta in definitiva, per poi procedere alla generazione del bonifico.

Dp-pdf-pointing256.png Per approfondire, vedi: Cap.05.03: Pagamento a Fornitori.

Note

  1. La sua creazione è collegata all’istituzione, a livello europeo, della SEPA (Single Euro Payments Area) l’area unica europea per i pagamenti in euro, ma le sue caratteristiche rimarranno molto simili a quelle del vecchio tipo di bonifico.
  2. Dal 2014 per i bonifici domestici e dal 2016 per quelli europei, non sarà più obbligatorio fornire il BIC-SWIF.
  3. A partire dal 1° febbraio 2014 il formato standard CBI è sostituito dallo standard SEPA e, pertanto, non dovrà più essere utilizzato. Tuttavia la Banca d’Italia ha previsto la possibilità di derogare all’uso dei formati XML fino al 1° febbraio 2016, pertanto alcuni istituti bancari potrebbero continuare ad accettare il formato CBI anche dopo il 1° febbraio 2014.
  4. Per comprendere il significato di un file con estensione .DAT si consiglia di consultare la fonte Wikipedia.

Bibliografia

Voci Correlate

Anagrafiche Banche
Configurazione/Applicazione/Contabilità
Modulo contabile
Pagamento a fornitori