Esempio di calcolo interessi di mora

Da SIGLAkb.

Dp-icohelpdoc3.png La procedura per il calcolo degli interessi di mora può essere applicata in differenti situazioni. I passi operativi per la registrazione di un insoluto o di un ritardato pagamento e la generazione degli interessi sono stati illustrati di seguito attraverso casi esemplificativi.

Registrazione insoluto

La registrazione di un insoluto richiede di utilizzare una causale contabile del tipo insoluto (INS), con accesa l'opzione Insoluto. L'inserimento può avvenire dall'ambiente Immissione Prima Nota o da quello del Saldaconto.
I dati inseriti nelle due possibili finestre operative rappresentano gli elementi necessari al calcolo degli interessi.
La data di decorrenza interessi viene calcolata a partire dalla impostazioni del programma di Configurazione nel menù Applicazione/Dati Standard#2/Insoluti (vedi figura 1). Supponiamo di scegliere la voce Data Scadenza con 1 giorno di comporto.

Figura 1:Configurazione/Applicazione/Dati Standard#2 pagina Insoluti

Emettiamo, ad esempio, una fattura di vendita, n. 26 in data 15/12/2012, al cliente SALVADORI LANFRANCO[1] con pagamento Ri.ba. 60 giorni fine mese.
Accediamo alla funzione del portafoglio attivo per eseguire la destinazione e per generare la distinta definitiva di presentazione dell'effetto in banca.

Figura 2:Gestione distinta

In data 01/03/2013 dall'ambiente di saldaconto registriamo l'insoluto del 28/02/2013 per la scadenza della fattura n. 26.
Apriamo il menù Immissione Prima Nota e inseriamo la causale per gli insoluti (INS)[2], nella pagina Selezion inseriamo il sottoconto del cliente e attiviamo l'opzione Tutte le partite e premiamo il bottone Esegui: verranno, allora, visualizzate le partite contabili del cliente.
Passando alla pagina Saldac. selezioniamo la riga rossa relativa alla Ri.ba. con doppio click del mouse (la riga viene evidenziata di colore celeste e con una X) e premiamo il bottone Insoluto.

Figura 3: Registrazione insoluto da Saldaconto

Viene aperta la finestra Insoluto in cui sono riportati i riferimenti di base per la registrazione dell'insoluto stesso, letti dalla Configurazione e dall'anagrafica del cliente, che l'utente può variare di volta in volta in base alle esigenze.

Figura 4: Dati base per Insoluto

Successivamente premiamo il bottone Salva e in tal modo registriamo l'insoluto, che ci è stato comunicato dalla propria banca.

Come possiamo vedere nella pagina Saldac. (figura 5), l'insoluto rappresenta un movimento contabile (INS) che va a variare la partita contabile, in quanto riapre la fattura (FTV), che era stata chiusa nel momento dell'emissione dell'effetto (RIB), con l'aggiunta delle spese sostenute per la rilevazione dell'insoluto.
Figura 5: Partita contabile del cliente

Registrazione di riscadenza a fronte di un insoluto

E' possibile, in seguito agli accordi commerciali con il cliente, emettere nuove scadenze a fronte dell'insoluto.
In tal caso il calcolo degli interessi di mora sugli insoluti riemessi viene eseguito partendo dalla data di registrazione del movimento di riemissione, non viene considerata la data di scadenza del nuovo effetto riemesso.
La normativa sugli interessi di mora prevede che gli interessi siano calcolati a partire dal giorno successivo alla scadenza/effetto fino al giorno d'incasso[3].
In SIGLA® la procedura di riemissione equivale alla procedura di saldo del debito precedente.
Pertanto, il nuovo effetto chiude la partita contabile relativa alla fattura di vendita che era stata ri-aperta in seguito alla registrazione dell'insoluto.

Supponiamo di aver emesso fattura di vendita al cliente SALVADORI LANFRANCO con pagamento Ri.ba. 30 giorni fine mese, scaduta in data 31/01/2013 e per la quale è stata registrato un movimento di insoluto in data 28/02/2013. E' stato concordato con il cliente di emettere una nuova scadenza con effetto al 30/04/2013.
Entriamo in Immissione Prima Nota, inserendo una causale di scadenzario (opzione Scadenz. attiva nella relativa tabella), come RIB (RI.BA. CLIENTI) e registriamo in data 31/03/2013 la nuova scadenza.
Nella pagina di selezione richiamiamo il sottoconto del cliente con l'opzione attiva Tutte le partite e premiamo il bottone Esegui.
Accediamo alla pagina Saldac. e vediamo fra tutti i movimenti registrati per il sottoconto del cliente SALVADORI che la partita relativa alla fattura n. 26 è stata aperta di nuovo dopo la scrittura dell'insoluto.

Figura 6: Visualizzazione partita contabile

Selezioniamo la riga dell'insoluto e premiamo il bottone Riscadenza indicando come pagamento Ri.ba. al 30/04/2013 per Euro 594,90 (Euro 592,90 insoluto + Euro 2,00 di spese bancarie).

Figura 7: Emissione nuova scadenza

Gli interessi sono calcolati dal giorno successivo alla scadenza non pagata (01/02/2013) fino alla data di emissione della nuova riscadenza (31/03/2013) conteggiando 58 giorni. L'importo degli interessi risulta di Euro 50,40 come possiamo vedere dalla relativa stampa Lista Riepilogo Interessi di Mora.

Figura 8: Lista Riepilogo Interessi di Mora

Registrazione del pagamento parziale a fronte di un insoluto

L'evento insoluto viene considerato non concluso qualora sia stato deciso di pagarlo in acconto o a saldo e gli interessi di mora vengono conteggiati fino al giorno del saldo dell'insoluto stesso.
Per esempio, per una fattura di vendita di Euro 7.865,00 eseguo un pagamento in acconto dell'insoluto per Euro 1.000,00.

Figura 9: Pagamento insoluto in acconto

In questa situazione l'insoluto sarà sempre "aperto" e l'utente può anche avviare la procedura di sollecito pagamento per la parte residua e quindi non ancora saldata. Eseguendo, pertanto, la Stampa Interessi di Mora è possibile vedere gli interessi calcolati ed, inoltre, per la parte residua di insoluto pari a Euro 6.865,00 per la quale si può stampare la lettera di sollecito pagamento.

Figura 10: Stampa Interessi di Mora per insoluto residuo

Dp-Preview256.png Per approfondire, vedi la voce Creazione lettere di sollecito pagamento.

Se a fronte di un insoluto l'azienda desidera riemettere nuove scadenze con date di registrazione diverse, anziché calcolare gli interessi di mora sul totale dell'insoluto è possibile gestire il calcolo degli interessi di mora sui nuovi importi della riemissione.
Attraverso la funzione di Saldaconto con il tasto Riscadenza è possibile registrare un numero di scadenze necessarie senza collegarle all'insoluto (si seleziona il totale fattura e non l'insoluto modificando eventualmente l'importo in alto a sinistra e premendo il tasto "Riscadenza").
Alla data di ogni scadenza sarà necessario pagare l'insoluto (in acconto o a saldo) rimuovendo manualmente (tasto Rimuovi) le scadenze. In questo modo gli interessi saranno collegati solo ai movimenti di pagamento dell'insoluto con le date precise degli incassi.

Dp-Preview256.png Per approfondire, vedi la voce Gestione insoluti dalla funzione Saldaconto.

Per completezza riportiamo un estratto del manuale che riassume il criterio di calcolo degli interessi di mora per gli insoluti.

 



Insoluti saldati/riemessi. Permette di selezionare e calcolare l’interesse dovuto per gli effetti bancari insoluti. L'insoluto sarà incluso nel calcolo se è stato saldato o riemesso in una data minore al valore del campo Data documento. La data d’inizio decorrenza per il calcolo degli interessi, sarà trovata sommando un giorno alla data scadenza (giorno successivo). Per la determinazione dei giorni di ritardo nei pagamenti, si calcolerà la data finale di decorrenza interessi, attraverso le registrazioni di riemissione/saldo effettuate per l’insoluto dalla procedura di saldaconto.
La procedura terrà conto degli importi insoluti residui e dei giorni di ritardo nei pagamenti, determinati da registrazioni d’incasso in acconto eseguite da saldaconto. Gli insoluti già fatturati saranno esclusi dalla selezione.
Cap. 13.0.0., paragrafo 13.7.0. Creazione fatture interessi per ritardo nei pagamenti.

 


Registrazione di un pagamento in ritardo

Nel caso di scadenza sospesa pagata in ritardo, in SIGLA® la data di decorrenza interessi di mora coincide sempre con il giorno successivo alla data di scadenza e 1 giorno di comporto.
E' necessario procedere alla selezione delle scadenze da sollecitare (scadute) che hanno:

data scadenza <= data di riferimento scaduto
+ giorni di comporto

Supponiamo, per esempio, di avere emesso la fattura di vendita n. 27 in data 16/12/2012 al cliente NUOVA IGGY con pagamento rimessa diretta.
In data 01/03/2013 provvedo a registrare l'incasso di tale fattura: in Immissione Prima Nota inserisco una causale di tipo generico come, ad esempio, INCASSO FATTURA (INF), richiamo il sottoconto del cliente per eseguire la selezione della partita contabile interessata e dalla pagina del saldaconto eseguo la registrazione dell'incasso premendo il bottone Paga.

Figura 11: Incasso fattura di vendita

Qualora sia stato attivato anche il modulo per la creazione delle fatture interessi di mora, dal menù Docum possiamo fare la stampa Lista Controllo Fatture Interessi di Mora, dalla quale estrapoliamo l'importo degli interessi, calcolato per 74 giorni, conteggiati dalla data della fattura (16/12/2012) fino alla data precedente al pagamento (28/02/2012).

Figura 12: Lista Controllo Fatture Interessi di Mora

Sollecito pagamento con dettaglio degli interessi di mora

L'utente può decidere di inviare al cliente moroso una lettera di sollecito pagamento con il dettaglio degli interessi di mora.
E' necessario aver compilato la tabella Configurazione Stampa Solleciti Scadenze, in Configurazione/Applicazione/Gestione Solleciti.

Dp-Preview256.png Per approfondire, vedi la voce Gestione solleciti di pagamento.

Supponiamo, ad esempio, di aver emesso la fattura di vendita n. 28 il 16/12/2012 per il cliente ALFHA con pagamento rimessa diretta.
Procediamo in data 28/02/2013 ad eseguire la Stampa Lettere Sollecito dal menù Cont/Stampe/Gestione Solleciti. Nella pagina Scelta possiamo notare il dettaglio degli interessi di mora (Euro 2.487,22 per 74 giorni).

Figura 13: Stampa Lettere Sollecito di pagamento

Con la pressione del bottone Stampa è possibile creare la lettera, personalizzabile, da inviare al cliente.

Note

  1. Si presuppone che nell'anagrafica di tale cliente sia attiva l'opzione Add.Int.Rit.Pag..
  2. La causale contabile insoluti (INS) deve avere attiva la voce Insoluto nella pagina Opzioni della relativa tabella.
  3. L'insoluto riemesso equivale a quello pagato e come questo matura interessi fino al giorno di pagamento, così l'insoluto riemesso matura interessi fino al giorno di riemissione.

Bibliografia

Voci correlate

Anagrafica cliente
Causale contabile
Immissione Prima Nota
Partita contabile
Portafoglio attivo
Saldaconto